
Al via dal 13 settembre il progetto dei registri IVA precompilati sulla base delle fatture percepite ed inviate tramite SDI
Dopo l’avvento della fatturazione elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di “digitalizzare” un altro adempimento del contribuente: la tenuta dei registri IVA mensili.
Dal 13 settembre infatti l’Agenzia ha reso disponibile sulla piattaforma “Fatture e Corrispettivi”, per chi in possesso di Entratel o Fisconline, la possibilità di accedere alla sezione “Documenti IVA Precompilati”. Questo nuovo servizio sarà disponibili per 2 milioni di operatori IVA secondo le informazioni al 30 giugno 2021 in possesso dell’Agenzia.
In cosa consiste questo nuovo servizio?
Il servizio rende possibile al contribuente di poter visualizzare, modificare e convalidare i registri iva vendite ed acquisti creati automaticamente da Agenzia tramite i flussi telematici dello SDI dei dati delle fatture elettroniche e delle comunicazioni operazioni transfrontaliere (esterometro). Ad oggi il servizio è già operativo con le operazioni effettuate dal 1° luglio 2021.
La connessione con i flussi informatici SDI rende aggiornati continuamente i registri precompilati e il contribuente può aggiornarli o modificarli in qualsiasi momento.
L’Agenzia prospetta che chi utilizzerà il servizio dei “Precompilati IVA”, convalidando direttamente quanto proposto o modificandolo, potrà accedere, a partire dal 6 novembre, anche alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche (LIPE) in bozza precompilata per il trimestre di riferimento.

Ma quale è la platea dei 2 milioni di operatori IVA che possono accedere ai “Precompilati IVA”?
L’Agenzia delle Entrate ha provveduto a stilare una lista con i criteri di individuazione della platea interessata a questa prima fase di sperimentazione che riguarderà gli anni di imposta 2021 e 2022, coinvolgendo gli operatori residenti e stabiliti nel territorio italiano che effettuano la liquidazione trimestrale, con esclusione di alcuni soggetti. Chi non venisse riconosciuto come appartenente alla platea, ma che presenta le caratteristiche per esserne incluso, potrà segnalarlo e accederà ai documenti “Precompilati IVA”.
Che vantaggi porterebbe il sistema “Precompilati IVA”?
Secondo l’Agenzia il vantaggio è concreto ed immediato: con la convalida, dopo opportune integrazioni e modificazioni, i registri vengono memorizzati per il trimestre di riferimento e offrono al contribuente l’esonero della tenuta dei registri IVA. Inoltre, come già anticipato, grazie alla convalida a partire dal 6 novembre verrà anche elaborata la bozza della LIPE precompilata.
Per l’anno d’imposta 2022 per chi convaliderà tutti i trimestri dell’anno avrà la possibilità di accedere alla Dichiarazione IVA precompilata.
Lo Studio Negretti ha provato ad accedere al servizio “Precompilati IVA” per capirne l’utilizzo.
Sicuramente il servizio offre tutti i vantaggi descritti dall’Agenzia ma, come per le dichiarazioni precompilate, non riporta tutte le casistiche ed informazioni necessarie.
Infatti i registri non contemplano le varie indeducibilità IVA che possono essere applicate su alcune spese (ad esempio spese relative alle autovetture, cellulari o spese indeducibili) o particolari articoli che prevedono la non imponibilità (ad esempio art. 74 comma 1) ma tiene solo conto della detraibilità che deriva dall’applicazione del “pro-rata”.
Altro punto da sottolineare è che, nella nostra casistica di prova, a luglio ci proponeva, nelle fatture di acquisto e quindi nel calcolo dell’IVA a credito, alcune fatture di competenza di giugno e quindi già liquidate. Quindi non esiste una vero “filtro” di quali sono le fatture di competenza per periodo.
Se bisogna quindi intervenire controllando e poi modificando tutte queste piccole casistiche, la semplicità e il vantaggio che l’Agenzia vuole raggiungere non può essere ottenuta senza prima una revisione e modifica dei registri precompilati.
Se si pensa poi a soggetti con numeri di operazioni nel mese elevati, questo controllo comporterebbe ad un dispendio di tempo maggiore oltre che ad una possibilità di errata liquidazione dell’imposta da versare o di un eventuale credito.
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